Bussi. “Una piccola parte della provvisionale potrà essere utilizzata subito per l’avvio di una indagine epidemiologica retrospettiva con l’apporto scientifico dell’istituto superiore di sanità, che già ha dato la sua disponibilità e manifestato un grande interesse sul tema”. Così il direttore generale della Regione Abruzzo, Cristina Gerardis, avvocato dello stato nel processo sull’inquinamento del sito di Bussi sul Tirino (Pescara), dopo la sentenza della corte d’assise di appello di L’Aquila, del 17/2 scorso, sulla cosiddetta discarica dei veleni della Montedison. I giudici della Corte d’Assise d’Appello, infatti, nel riformare radicalmente la sentenza di primo grado, in virtù dei reati riconosciuti hanno anche stabilito le provvisionali e le spese legali da riconoscere a parti civili.
Si tratta di 3,7 milioni di euro cosi’ ripartiti: 2,705 mln di provvisionali e 592 mila euro che con gli oneri arriveranno a un milione di spese legali. A tale proposito, Gerardis ha annunciato per venerdì 3 marzo, a Pescara, la convocazione di un tavolo di lavoro per la verifica della fattibilità dell’iniziativa alla presenza tra gli altri di rappresentanti dell’istituto superiore di sanità, delle quattro asl abruzzesi, dell’Aca, dell’Ato e dell’Arta. “Sarebbe una indagine con caratteri di assoluta novità, per la cui impostazione coinvolgeremo l’azienda acquedottistica e gli enti locali ha concluso il direttore generale della Regione Abruzzo.