Castel di Sangro. Spazi troppo stretti, infiltrazioni dovute alle piogge, ascensore e barriere architettoniche completamente assenti, tramezzi sottili per violare la privacy e zona a rischio per l’accesso sulla terrazza.
Sono queste alcune delle criticità che gli utenti del Centro di Salute Mentale di Castel Di Sangro hanno denunciato in un esposto depositato presso la Procura della Repubblica di Sulmona e presso i Carabinieri del Nas di Pescara.
“Il servizio è posto al secondo piano di uno stabile privo di ascensore e di accesso ai disabili. L’unica via di accesso è rappresentata da quattro rampe di scale ripide con pavimentazione sconnessa”- scrivono gli utenti nell’esposto consegnato alla magistratura facendo pure notare che, tra le altre cose, “sono presenti infiltrazioni di pioggia al soffitto, si vedono fili elettrici scoperti, il bagno è unico per uomini e donne e privo di finestre ma soprattutto dalla sala di attesa si può facilmente accedere ad un saletta dotata di balcone che, considerata la tipologia di utenza, rappresenta un rischio per eventuali intenti di suicidio”. Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale di Castel Di Sangro aveva votato una delibera all’unanimità per chiedere il trasferimento del servizio nell’ex pre triage dell’ospedale o nei locali della comunità Montana.