Guardiagrele. Lo scorso lunedì, presso il MuMi, è stato presentato dal vicesindaco del comune di Francavilla, Francesca Buttari e dall’Assessore alle Politiche Sociali di Guardiagrele, Inka Zulli il progetto “Care Family”, che si pone come obiettivo l’aiutare i familiari di disabili nelle operazioni di cura e accadimento dei loro cari.
Insieme a loro c’erano anche Elena Fiore e Nicola Santarelli dell’associazione malati di Alzheimer e Loris Di Fabio di Azzurra, cooperativa di Chieti, accreditata in Regione, che si occupa della formazione degli assistenti familiari. Il finanziamento è destinato a dare un auto concreto a tutti quei soggetti che hanno all’interno del loro nucleo familiare una o più persone disabili o non autosufficienti, e che in pratica dedicano la loro vita all’assistenza degli stessi.
I fondi stanziati per l’assistenza sono di 320mila euro e saranno utilizzati per due linee d’azione: la prima, sotto forma di voucher dal valore massimo di 300 euro ciascuno per un periodo di 12 mesi, per l’acquisto di beni e servizi che verranno organizzati in pacchetti comprendenti ad esempio, l’aiuto familiare, quello psicologico o l’assistenza da parte di oss (operatori sociosanitari) qualificati. La seconda per finanziare veri e propri corsi di formazione destinati ai care giver.
Infatti, i selezionati avranno modo di acquisire, attraverso delle lezioni, delle specifiche competenze in più settori, tutti destinati all’assistenza, in modo da poterli spendere non solo all’interno della propria famiglia, ma anche fuori, creando delle figure professionali in grado di entrare nel mercato del lavoro.
Saranno 55 i care giver destinatari del progetto, da individuare attraverso un avviso pubblico che verrà aperto nei prossimi giorni, disponibili sui siti istituzionali dei comuni capofila, ai cittadini dei comuni appartenenti agli Ambiti Distrettuali Sociali n. 9 – Val Di Foro (con comune capofila Francavilla al Mare), n. 13 – Marrucino (con comune capofila Guardiagrele) e n. 8 – Chieti.
Il requisito essenziale per presentare la domanda è quello di essere disoccupati e dimostrare di prendersi cura del proprio familiare in maniera continuata. Una volta composta la graduatoria, che darà diritto ai primi 55 di accedere al voucher, verranno analizzati ulteriori parametri per stabilire il tipo di sussidio da erogare, come ad esempio il numero di familiari in difficoltà o l’Isee, e in base a questi verrà stabilita la somma da concedere, caso per caso.
«In Italia si stima che l’assistenza alle persone con difficoltà riduca di circa 17 anni l’aspettativa di vita», sottolinea Loris Di Fabio della Cooperativa Azzurra. Che poi aggiunge: «Ci sono 3 milioni e 300mila persone sul territorio nazionale che vivono in queste condizioni e l’ambizione del progetto è proprio quello di dare una mano alle stesse a livello locale».
Le Assessore si dicono soddisfatte dei risultati raggiunti fino ad ora. Questa proficua collaborazione ha già permesso ai tre sopracitati Ambiti e quindi a tutti i comuni che ne fanno parte, di poter accedere ad importanti finanziamenti messi a disposizione per gli avvisi, “Abruzzo Include” e “Piani di Conciliazione”