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Dipinto antico sparito da una chiesa in Abruzzo ritrovato a Genova, i carabinieri Tutela Patrimonio Culturale lo recuperano

Alessandra Ciciotti di Alessandra Ciciotti
30 Maggio 2025
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L’Aquila. Un dipinto di notevole valore storico e religioso del 1595, raffigurante la “Nascita della Vergine”, è stato recuperato dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dell’Aquila al termine di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova.

 

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L’opera, attribuita al pittore fiorentino Bernardino Monaldi, originariamente custodita nella chiesa di Santa Maria della Consolazione, nella frazione Picenze del Comune di Barisciano (AQ), era scomparsa da tempo in circostanze rimaste sconosciute. La sua ricomparsa è avvenuta nel novembre 2024, quando il dipinto è stata individuato nel catalogo online di una casa d’aste genovese, pronto per la vendita con una stima tra gli 8.000 e i 12.000 euro.

Il dipinto presenta caratteristiche compatibili con la pittura tardo-cinquecentesca: la scena della nascita di Maria è ambientata in un interno domestico, con la presenza della madre Anna e di alcune figure femminili e di angeli. La composizione, centinata nella parte superiore, è coerente con l’architettura dell’altare della chiesa dove l’opera era originariamente collocata. Sul lato sinistro della tela è visibile la firma abbreviata dell’autore, “Bernard.us Monal.us Flo.us 1595”, identica a quella riportata in una fonte storica ottocentesca che descriveva il dipinto all’interno della chiesa aquilana. Sebbene l’opera presenti alcuni elementi più semplificati, altri dettagli come i volti e la vivacità espressiva di alcuni personaggi riflettono una mano esperta e un certo equilibrio compositivo.

L’indagine ha avuto origine dalla segnalazione di uno studioso e grande conoscitore della storia dell’arte abruzzese che, visionando il catalogo d’asta, ha riconosciuto nel dipinto la stessa opera menzionata in un testo storico del XIX secolo. A seguito della segnalazione, la Soprintendenza competente ha attivato le verifiche, coinvolgendo i Carabinieri del Comando TPC. Gli approfondimenti condotti hanno permesso di individuare e localizzare l’opera, nonché di raccogliere elementi decisivi per accertarne la provenienza. Fondamentale è stata anche la collaborazione con esponenti della comunità locale che hanno riconosciuto il dipinto visionando la fotografia e ricordandolo chiaramente collocato sull’altare laterale della chiesa, almeno fino alla seconda metà del Novecento.

 

Il dipinto, che non era censito nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, archivio informatizzato in uso al Comando Carabinieri TPC, non era stato mai oggetto di denuncia prima della recente segnalazione ed è stato sequestrato prima che venisse aggiudicato all’asta. Nel corso delle indagini è stato sentito anche il possessore del bene il quale, risultato estraneo ai fatti poiché aveva ereditato il bene da una parente, ha fornito la sua piena collaborazione. La ricostruzione storica, la comparazione con fonti d’archivio e la testimonianza di persone legate al territorio hanno permesso di ricostruire con attendibilità il percorso dell’opera e di bloccarne la commercializzazione, impedendone la definitiva dispersione.

Decisiva, in tutte le fasi dell’operazione, si è rivelata la collaborazione del Nucleo Carabinieri TPC di Genova, che ha operato con tempestività e competenza sul territorio, in stretto coordinamento con il Nucleo TPC dell’Aquila competente per area e con il supporto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di L’Aquila e Teramo. La sinergia tra le istituzioni coinvolte – forze dell’ordine, Autorità giudiziaria, organi del Ministero della Cultura ed esperti storici dell’arte – ha rappresentato un esempio concreto di efficacia operativa e di tutela attiva verso il patrimonio culturale nazionale.

Al termine dell’attività investigativa, il dipinto sarà restituito alla Diocesi dell’Aquila nel corso della cerimonia della Festa dell’Arma che si svolgerà all’interno del Comando Provinciale del capoluogo, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose.

Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale rinnova il suo impegno quotidiano nella difesa del patrimonio artistico e invita tutti i cittadini, collezionisti e operatori del settore ad agire sempre con attenzione e responsabilità, segnalando eventuali situazioni sospette e verificando la provenienza dei beni d’arte. Anche grazie alla collaborazione tra istituzioni e società civile è possibile contrastare con efficacia il traffico illecito di opere d’arte e restituire alla collettività ciò che le appartiene.

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