Teramo. “Pellegrini di speranza”: questo è il motto che papa Francesco ha voluto per il Giubileo 2025, in una situazione mondiale, ed europea in particolare, che soffre di mancanza di fiducia nel futuro. L’idea di progresso o, come si dice oggi, di “innovazione” sembra inquietare gli animi di chi si avverte dominato da poteri
economici, politici, mediatici, e scientifico-tecnologici, su cui sembra di non poter agire in alcun modo.
La Giornata culturale dedicata a: La coscienza: una sfida per l’IA e le neuroscienze vuole offrire un punto di resistenza e di speranza utile per ciascuno. La coscienza umana, in effetti, nei suoi molteplici aspetti e funzioni, sembra essere qualcosa di non riducibile 1 ad un algoritmo o alla mera fisiologia neuronale. In particolare l’esperienza in prima persona, quella che ognuno di noi vive facendo la propria esperienza del mondo, resiste ad ogni ingabbiamento. È davvero così? Ne ragioniamo assieme a Monica Mazza, ordinaria di Psicometria, specialista in Neuropsicologia clinica e psicofisiologia, all’università de L’Aquila, e Aniello Russo Spena, ingegnere, membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, e della European Academy Of Sciences and Arts.
Il linguaggio accessibile, alla portata di tutti coloro che sono interessati, può aprirci sentieri di speranza per un avvenire che, in qualche modo, stiamo già vivendo.
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don Giovanni Giorgio 3407058797