L’Aquila. Negli scorsi giorni il Consiglio Comunale dell’Aquila ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sul dimensionamento scolastico presentato dalle opposizioni che impegna il sindaco e la giunta ad attivare ogni azione a tutela del territorio e delle istituzioni scolastiche e che chiede il coinvolgimento di tutti i parlamentari abruzzesi per attivare ogni azione possibile mirata alla modifica della norma della legge di Bilancio, ottenendo la possibilità di inserire anche il cratere sismico del 2009 nella deroga prevista attualmente soltanto per le aree colpite dal sisma degli eventi sismici del 2016 e del 2017.
Con l’integrazione proposta dalla maggioranza consiliare, sindaco e assessore competente vengono impegnati “ad aprire un’interlocuzione con il tavolo esistente della Regione Abruzzo, al fine di verificare la possibilità, nella riorganizzazione del dimensionamento scolastico, di tener conto delle specificità dei territori interessati dalle aree interne dell’Abruzzo rurali e montane”.
Un’approvazione che sicuramente ci rassicura, essendo il dimensionamento scolastico un tema fondamentale che potrebbe portare non poche criticità al nostro territorio e a tutte le aree interne che lo compongono, ma che sicuramente non può soddisfarci a pieno. Per l’ennesima volta, infatti, abbiamo assistito a banali giochi politici all’interno dell’aula e ad interventi puramente di facciata. Il tutto a discapito degli ospiti e della cittadinanza presente in aula, sminuita e ridicolizzata dalla stessa maggioranza che avrebbe il compito, oltre che l’obbligo, di ascoltarne le esigenze.
Inoltre, come già avvenuto nello scorso Consiglio Comunale sulla ricostruzione delle scuole (terminato, ricordiamo, con l’abbandono dell’aula da parte della maggioranza tutta), la discussione è stata affrontata senza l’intervento di noi studentesse e studenti. Da questo punto di vista ribadiamo ciò che affermiamo da anni: per immaginare un nuovo modello di scuola nella nostra città, per discutere delle problematiche e delle carenze del sistema dell’istruzione a L’Aquila, c’è bisogno di farlo con chi la scuola la vive e la attraversa giornalmente, riscontrandone spesso le carenze.