Pescara. L’Assessore regionale Santangelo ha riunito, stamattina, per la prima volta negli uffici della sede di Piazza Unione a Pescara, il Tavolo Tecnico Interistituzionale per il dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2025/26.
Erano presenti i rappresentanti di tre province su quattro, con l’assenza di L’Aquila, dell’ANCI, degli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali, e delle organizzazioni sindacali rappresentative della scuola.
La Regione Abruzzo ha avviato una corsa contro il tempo per individuare quattro istituzioni scolastiche da tagliare, potenzialmente cinque, se verrà accolta la retromarcia sul dimensionamento scolastico degli Istituti Comprensivi 1 e 7 di Pescara, attuato a partire dal primo settembre di quest’anno.
Al momento, solo la provincia di Teramo ha presentato l’ipotesi di soppressione delle dirigenze scolastiche del Liceo “Grue” di Castelli e dell’Istituto Comprensivo di Civitella-Torricella.
La CISL Scuola Abruzzo Molise ha ribadito la propria contrarietà a un piano di dimensionamento fortemente penalizzante per una regione come l’Abruzzo. I rappresentanti regionali dovrebbero ottenere il giusto riconoscimento del particolare territorio, che, prima della modifica della norma, godeva di deroghe ai limiti numerici proprio perché riconosciute come scuole di montagna.
Il principio della norma nazionale di salvaguardare le aree montane, ribadito anche dalle linee guida regionali, non è stato accompagnato dall’assegnazione di un adeguato numero di istituzioni scolastiche. La presenza delle scuole nelle nostre montagne necessita di tutte le attenzioni di una dirigenza sul territorio, altrimenti rischiamo una progressiva desertificazione dei piccoli centri e delle aree montane.
Rispetto allo scorso anno, nutrivamo la speranza che messaggi come quelli del film “UN MONDO A PARTE” potessero contribuire a far comprendere l’importanza della presenza della scuola nelle nostre montagne e nei nostri piccoli comuni, nella convinzione che il futuro non debba necessariamente consistere nella vita nei centri più grandi con classi affollate o sovraffollate.
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