L’Aquila. La polizia postale lo aveva arrestato nell’agosto scorso con un’accusa terribile, pedofilia. Si tratta di un ragazzo di 24 anni dell’Aquila. Secondo l’accusa, il giovane conservava nel suo computer 10mila foto di minori schedati in base all’età o in base alla tipologia del rapporto sessuale.
Il sostituto procuratore dell’Aquila ha chiuso le indagini preliminari dopo avere esaminato il materiale informatico portato via nell’ambito dell’attività di inchiesta che nell’agosto dello scorso portò agli arresti domiciliari A.D.A. , 24 anni, con le accuse di detenzione o accesso di materiale pedopornografico. A dare il via all’attività di indagine una segnalazione giunta agli investigatori da parte di una agenzia nazionale americana specializzata nella ricerca di bambini scomparsi e sfruttati. Gli investigatori della polizia postale avevano portato via il cellulare e il computer di proprietà del giovane all’interno dei quali erano stati custoditi ben 16 gigabyte di immagini pedopornografiche. Dopo aver trascorso la notte nella camera di sicurezza della questura il ragazzo era stato posto agli arresti domiciliari. Ora l’indagato potrà decidere di farsi interrogare oppure presentare memorie difensive.