Pescara. Arbitro sul campo e nella vita, con una potenziale “espulsione” già fischiata dalle amare conseguenze.“Ho scoperto di questi video grazie a dei ragazzi. Ho denunciato tutto sui social per farmi forza, perché erano due giorni che ero chiusa in casa”. Diana Di Meo, la 22enne fischietto della sezione Pescara vittima di revenge porn non ci sta e dopo aver scoperto dei suoi video privati online ha raccontato i fatti e denunciato i responsabili del reato. “Ringrazio tutti i ragazzi e le ragazze che mi stanno scrivendo da tutta Italia. È una situazione che non auguro a nessuno, sto cercando di resistere ma non tutti ci riescono: dobbiamo segnalare questi video e le persone che continuano a condividere queste cose”. L’ arbitro abruzzese ha poi sottolineato l’importanza di dare voce a tali episodi, in nome di se stesse e di tutte le vittime coinvolte: “Io sono qui a parlarne, molti di noi non riescono a farlo e si nascondono, spero di dare voce a tutte quelle vittime che vengono colpevolizzate, quando in realtà il colpevole è dall’altra parte dello schermo, che riprende o ‘si limita’ a condividere. Oggi la vittima sono io, domani potrebbe essere una persona vicina a chi magari adesso sta guardando i video e sorride”.