Pescasseroli. In ricordo di Saverio Saltarelli la federazione aquilana di Rifondazione Comunista ha organizzato, questa mattina, una passeggiata collettiva fino al cimitero di Pescasseroli, per rendere omaggio al giovane militante comunista nell’anniversario della morte. Saverio Saltarelli, giovane studente-lavoratore ventitreenne originario di Pescasseroli, fu ucciso da un candelotto lacrimogeno sparato ad altezza d’uomo dalla polizia a Milano il 12 dicembre 1970 durante la manifestazione che gridava la verità sulla strage di stato di piazza Fontana che un anno prima aveva causato diciassette morti a cui si aggiunse il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli. I compagni Silvano Di Pirro, Franco Federici e Riccardo Lolli hanno deposto un mazzo di fiori rossi sotto alla targa in memoria del compagno Saverio Saltarelli che, si trova oggi, nella cappella di famiglia nel cimitero di Pescasseroli. Una targa di grande importanza affettiva e storica, perché è l’originale apposto nel 1971 sul luogo dove Saverio Saltarelli venne colpito a morte. Milano, angolo via Larga-via Bergamini, vicino all’università statale. “Il miglior modo per rendere omaggio alla memoria di chi come Saverio Saltarelli ha sacrificato la vita per gli ideali del socialismo, è non rinunciare alla lotta. La strage di piazza Fontana era diretta contro gli scioperi dell’autunno caldo 1969. Invitiamo alla partecipazione allo sciopero generale del 16 dicembre perché senza lotta non si difendono e non si conquistano diritti per la classe lavoratrice e il popolo in generale”, queste le parole del Partito della Rifondazione Comunista.