Chieti. Nel pomeriggio di ieri si è svolta la prima seduta della Commissione consiliare Vigilanza presieduta dal consigliere PD Sandro Mariani sulla situazione del comprensorio sciistico di Passolanciano-La Maielletta e sulla situazione determinata nelle scorse settimane con le ordinanze ANAS di chiusura delle vie di accesso agli impianti. Erano presenti oltre al consigliere Di Marco che ha richiesto la seduta e al capogruppo PD Silvio Paolucci e gli altri commissari, anche i sindaci di Lettomanoppello, Pretoro, Serramonacesca, Roccamorice e il sindaco di San Valentino anche in veste di presidente dell’Unione delle città della Maiella, auditi insieme a Mario Battaglia, commissario dell’ARAP, Azienda regionale delle attività produttive.
“Fra tutti gli aspetti analizzati ed emersi, quello più grave è il fatto che l’ARAP non è riuscita a dire come siano stati impiegati o dove siano finiti i 2.600.000 di euro che mancano all’appello della quota originaria del Masterplan varato dalla Giunta D’Alfonso che aveva un importo di oltre 20 milioni – così il presidente Sandro Mariani, il vicepresidente della Commissione Ambiente Antonio Di Marco, il capogruppo Pd Silvio Paolucci – . Stiamo parlando di risorse pubbliche all’epoca messe a disposizione di un progetto che avrebbe dovuto rilanciare il comprensorio potenziando gli impianti anche con ski pass e cannoni di innevamento, oltre a seggiovie, locali aggregativi, parcheggi e promozione turistica che sono le sole cose rimaste nel progetto dopo l’avvento della destra. Dunque c’è stato il definanziamento delle risorse, com’è accaduto a tutti gli elaborati più strategici del Masterplan, ma di alcuni fondi si sarebbe addirittura persa traccia. Non solo, il Governo Marsilio ha rinunciato alla parte più funzionale agli impianti, ski pass e innevatori, stravolgendo un rilancio ad oggi impraticabile, sia per il ridimensionamento degli interventi, sia pure perché non abbiamo avuto notizie sui tempi di realizzazione e appalto delle opere reduci. Inoltre si prevede di trovare 10 milioni da privati per realizzare seggiovia e struttura polivalente, pura utopia, considerato che senza impianto di innevamento chi investirebbe? Per tante e tali ragioni, oltre a chiedere lumi sull’impiego dei fondi, abbiamo proposto che la prossima seduta che dovrà coinvolgere gli operatori, si svolga in loco, in modo da poter toccare con mano sia le esigenze, sia la situazione in tempo reale, sia quel potenziale di cui si parla e a cui questo Governo regionale ha rinunciato, pur avendo più volte annunciato di voler rilanciare un comprensorio che oltre che iconico, l’ultima apparizione è di pochi giorni fa su Linea Verde della Rai, è frequentato sia dagli abruzzesi e sia da sciatori delle regioni vicine. Impianti che restano aperti solo 12 settimane l’anno e che devono essere sostenute da una strategia turistica, economica e di gestione del territorio che ad oggi si manifesta solo come ostacolo e, soprattutto, non vede al centro la Regione Abruzzo, con il ruolo strategico e gestionale che invece dovrebbe avere”.