L’Aquila. I componenti del cartello sindacale unitario Penitenziario tornano a chiedere la chiusura del reparto dei collaboratori di giustizia nel carcere di Sulmona, dopo l’ennesimo episodio che ha visto protagonista un detenuto: l’uomo ha ingoiato due lamette, poi, soccorso, ha distrutto la stanza dove era stato ricoverato. Il reparto, dicono i sindacalisti, è “eccessivamente delicato” per giustificarne la presenza in un penitenziario votato al contenimento di circuiti ad alta sicurezza.
“Già ne avevamo chiesto la chiusura per la grave carenza di organico e la sostituzione con un circuito più attinente alla peculiarità che il carcere ha, cioè ospitare detenuti ad alta sicurezza” spiegano Oreste Leombruni (Osapp), Mauro Nardella (Uil Pa), Francesco Tedeschi (Cisl Fns), Giuseppe Mazzagatta (Uspp), Cosmo De Luca (Cnpp) e Massimiliano Doria (Cosp).
“Per tale motivo, nell’assemblea che terremo venerdì nel piazzale antistante la casa di reclusione, si parlerà anche di questo delicatissimo problema. Lo faremo certi del fatto che una sua chiusura consentirebbe il recupero di non poche unità di polizia penitenziaria e, con adeguata modifica, di implementare nell’area da esso occupato un idoneo e molto più sicuro reparto multivideoconferenze per effettuare processi da remoto”.