Pescara. Ennesima aggressione ai danni di un agente della polizia penitenziaria da parte di un detenuto. L’episodio, avvenuto nel carcere di Pescara, è stato denunciato da Sabino Petrongolo, segretario regionale Unione sindacati polizia penitenziaria. Come riporta Prima da noi ieri pomeriggio all’interno della sezione di Articolazione Salute Mentale un quarantenne italiano ha cominciato improvvisamente a dare in escandescenze ed animato da una furia incontrollata, ha devastato il cortile colpendo con un piede di tavolo in legno l’unica unità di Polizia Penitenziaria in servizio di vigilanza. L’agente ha riportato lesioni al cranio ed in altre parti del corpo, la prognosi è di 15 giorni.
Petrongolo denuncia “la presenza di un solo agente di vigilanza in un reparto a “regime aperto” ed il perdurare di una situazione di carenza, da parte del Presidio Sanitario Intramurale, relativamente alla risposta dei bisogni di salute mentale dei detenuti ristretti nel reparto psichiatrico”. Il servizio di assistenza psichiatrica articolata su sei giorni settimanali e l’assistenza medica/infermieristica per l’intera giornata che l’ASL di Pescara ha predisposto per l’intero istituto di pena di fatto sembrano non riuscire a soddisfare le esigenze di gestione dei soggetti con infermità psichica. Il detenuto è stato sottoposto a T.S.O. “anche durante il trasporto in ospedale ha manifestato agitazione psicomotoria riuscendo a colpire altro personale di scorta con calci e sputi”.