Pescara. Sono 2.350 le firme raccolte in poco più di un mese e mezzo dal Movimento 5 Stelle e da ACU – Associazione Consumatori Utenti contro l’estensione indiscriminata della raccolta porta a porta in tutta la città, e depositate questa mattina al Protocollo Generale del Comune, affiancando ai numeri una richiesta chiara: cambiare rotta prima che la situazione degeneri.
“Un risultato importante che dà la misura di un malcontento diffuso e crescente – commenta il capogruppo M5S Paolo Sola – che coinvolge residenti di ogni quartiere per un servizio che, così com’è stato imposto, sta portando solo disagi e problemi, in particolare, per le fasce più deboli come anziani e persone con disabilità, che stanno vivendo con grande difficoltà l’obbligo di gestire quotidianamente un sistema rigido, macchinoso e spesso impraticabile, così come difficoltà per gli stessi operatori di Ambiente, costretti ad un cambio radicale delle condizioni di lavoro”.
Ad essere sotto accusa non è il principio della raccolta differenziata, quindi, e neppure il sistema del porta a porta in generale, ma lemodalità con cui è stato imposto, senza tenere conto delle caratteristiche urbanistiche e sociali della città.
“Nei quartieri densamente abitati, soprattutto nei grandi condomìni privi di spazi adeguati, si moltiplicano i problemi – aggiunge il presidente di ACU Abruzzo, Luigi Di Corcia – con sacchi esposti in strada per ore, marciapiedi occupati da rifiuti e un deterioramento delle condizioni igienico-sanitarie che comincia a farsi evidente ed esploderà definitivamente con l’arrivo dell’estate. È inaccettabile che in nome di una raccolta differenziata mal pianificata si arrivi a compromettere la vivibilità e la salute pubblica” – sottolineano i promotori, che parlano di un’emergenza ormai sotto gli occhi di tutti.
Ma la petizione non è stata solo un atto di protesta. “Non ci limitiamo a dire no, come spesso strumentalmente vorrebbero far credere – incalza Paolo Sola – abbiamo avanzato proposte alternative concrete condivise con i cittadini, che vanno dalla regolamentazione e autorizzazione di oasi ecologiche condominiali, dove ci sono spazi disponibili, fino all’attivazione di isole ecologiche informatizzate in ogni quartiere, accessibili H24 sia per i residenti che per le attività commerciali: è questa la direzione giusta, che mette al centro le esigenze reali dei cittadini. Richieste che saranno inserite in un ordine del giorno che presenteremo nel corso del Consiglio Comunale straordinario aperto al pubblico – conclude Paolo Sola – convocato per giovedì 8 maggio alle ore 15:30, a cui invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare. È il momento di farci sentire tutti insieme, per una battaglia che riguarda la qualità della vita quotidiana di migliaia di pescaresi”.