San Salvo. Nell’aula consiliare il sindaco Emanuela De Nicolis, il presidente del Consiglio comunale Tiziana Magnacca e l’assessore all’Industria Gianmarco Travaglini hanno ricevute le Rsu e le rappresentanze sindacali provinciali che questa mattina avevano attivato all’ingresso del Comune di San Salvo un presidio per sensibilizzare sulla situazione occupazionale della Denso e della Te Connectivity Italia.
Due multinazionali che operano nel settore dell’automotive nella zona industriale di San Salvo che lamentano una serie di problematiche che sono state illustrate nel corso dell’incontro. Organizzazioni sindacali che hanno illustrato nel dettaglio i livelli di criticità delle sue aziende e le preoccupazioni per l’immediato futuro.
Il sindaco De Nicolis ha rassicurato i sindacalisti dell’alto livello di ascolto e di attenzione dell’Amministrazione comunale per quanto “sta accadendo, e non da oggi, nel territorio pur non avendo responsabilità dirette. C’è la necessità che la zona industriale di San Salvo sia inserita nel quadro delle aree di crisi complessa e continueremo a farci portavoce delle vostre istanze ai massimi livelli istituzionali perché la nostra vicinanza è garanzia di essere ulteriore pungolo per la difesa del territorio e dei livelli occupazionali”.
Il presidente del Consiglio Magnacca ha ringraziato i sindacati per la sensibilità avuta nei confronti del Comune di San Salvo “nell’incontrarci e nel renderci partecipi della situazione di Denso e Tyco. Un ponte importante con le istituzioni locali che possono, pur non avendo capacità contrattuale, di avere una posizione di moral suasion nei confronti dei Ministeri competenti e della Regione”.
Da qui l’iniziativa di riconvocarsi a breve con la presenza del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio per “remare nella stessa direzione affinché il governo nazionale possa comprendere come la situazione abbia bisogno di un livello più alto e concreto di attenzione”.
La Magnacca ha ricordato come negli ultimi undici anni il Comune di San Salvo abbia azzerato la tassazione nei confronti delle aziende di Piana Sant’Angelo. “Occorre attivare tutte le politiche del lavoro che possano servire a sostenere le aziende dell’automotive, che a cascata andrebbero a dare continuità alle imprese dell’indotto. Azioni in difesa dei lavoratori e delle loro famiglie” .
I sindacati, da par loro, hanno insistito nel dare la priorità al riconoscimento di area di crisi complessa di questo territorio e ruolo importante che in questo percorso ha la Regione Abruzzo oltre a chiedere di essere presenti agli auspicati incontri con i ministeri del Lavoro e dell’Industria.