Secondo Alfonso D’Alfonso, coordinatore di DEMOS Abruzzo quello del blocco dei concorsi alla ASL1 è un grave errore: “Tutti hanno diritto al lavoro e non ci debbono essere scorciatoie o corsie privilegiate”.
E ancora: “Siamo altresì per reinternalizzare tutti i servizi possibili ma se siamo arrivati ad avere tanti lavoratori assunti dalle imprese esterne è anche perché per anni la politica ha visto in questo tipo di gestione dei servizi il modo di soddisfare richieste occupazionali con i buoni auspici delle direzioni strategiche che si sono succedute, compresa l’attuale.
Anzi mai come con la gestione del Prof. Romano un Direttore Generale ha goduto di appoggi bipartisan in modo talmente immeritato. Noi abbiamo fiducia nel ruolo del sindacato che attraverso la contrattazione con l’azienda fisserà le modalità e i tempi per garantire l’occupazione ai lavoratori esterni.
Allo stesso tempo deve essere garantito alle migliaia di giovani ammessi alle prove concorsuali tempi certi, senza ritardi in modo da ultimare le prove prima della prossima campagna elettorale perché”. A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.
Purtroppo, fino a quando rimarrà questo DG dubito che si troveranno soluzioni, è troppo impegnato a dare la caccia a talpe e traditori inesistenti che ordirebbero trame per screditarlo. L’attacco hacker che ha penetrato le difese dei sistemi informatici come un coltello caldo penetra il burro, ha prodotto danni che ancora limitano il lavoro nei reparti e il tanto agognato incarico romano per sganciarsi dai propri errori tarda a materializzarsi.
Noi ci chiediamo: perché il DG Testa è stato rimosso senza giusta causa e per il Prof. Romano che nella sua gestione ha registrato un vero disastro si cercano uscite con squilli di tromba? Questa gestione oggi è totalmente inadeguata e con l’arroganza non si supplisce alla mancanza dell’autorevolezza.