Nuovi perturbanti dettagli relativi al delitto di Giulia Cecchettin, la giovane uccisa l’11 novembre 2023. Nella puntata del 4 ottobre scorso, la trasmissione Quarto Grado ha mandato in onda un documento in cui l’ex fidanzato, il 22enne Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio, aveva minuziosamente annotato tutti i comportamenti di Giulia proprio nei giorni precedenti il delitto.
Un diario suddiviso in varie cartelle, con files recenti titoli chiaramente riferiti alla sua ex fidanzata come, ad esempio, “Cambi nel comportamento di Giulia”, aggiornato da Turetta fino alla sera del 3 novembre 2023.
Il giovane annotava ogni cosa, dai messaggi scambiati con Giulia al posto in cui la sua ex si sedeva all’università per seguire le lezioni. Decine e decine di annotazioni, anche più volte al giorno, che evidenziano l’ossessione sviluppata dal 22enne nei confronti della coetanea che, da diverse settimane, tentava di porre fine alla relazione con lui.
Primo luglio: “Oggi niente messaggio della buonanotte.” 3 luglio: “Non mi invita al compleanno della Elena”. E ancora: “A differenza mia non mi include nella sua vita e mi lascia sempre solo senza invitarmi.”
Nota del 4 luglio: “Giulia è via tutta la sera da ore e mi ignora.”
31 luglio, infine: “Mi ha lasciato”, con emoticon che piangono.
In un file denominato “Diario malessere”, si legge: “Mi sembra di star facendo tutto per nulla, senza una ragione e senza voglia. Sto vivendo per inerzia, non ce la faccio più, sono troppo stanco di vivere”.
Nel file “Money amore” risultano annotate le somme di denaro che lui aveva speso per Giulia e che lei avrebbe dovuto restituirgli.
In “Cose carine per lei”, il ragazzo ha catalogato tutti i gesti teneri rivolti a Giulia: le ha portato il budino alla mensa, l’ha accompagnata alla fermata dell’autobus, etc.
Nella cartella “Psicol”, il giovane annota: “Vorrei essere la sua priorità, essere più considerato […] che mi facesse sentire speciale, almeno qualche volta, non succede mai, mi risponda che sono il migliore in qualcosa. Anche solo per lei. Anche quando provo a farglielo dire si opponeva o devia la risposta.”
Condizione di malessere dichiarata anche nel corso dell’interrogatorio tenutosi presso il carcere di Verona Montorio, diciannove giorni dopo il delitto. Nella circostanza, Filippo aveva considerato con disappunto la scelta di Giulia di uscire da sola con le amiche o con i colleghi universitari, senza invitarlo: “Volevo esserci anch’io”, aveva spiegato agli inquirenti.
Per quanto riguarda gli sviluppi processuali della vicenda, i giudici della corte d’Assise di Venezia, come riporta la Stampa, hanno accolto l’accordo tra Procura e difesa di non sentire alcun testimone, dando per assodato tutto quanto emerso nelle indagini e confluito nel fascicolo dell’accusa. Consenso unanime anche in merito all’esame dell’imputato. Ravvicinate le udienze in calendario: 25 e 28 ottobre, esame di Filippo Turetta. 25 e 26 novembre discussione; 3 dicembre repliche e sentenza.