L’Aquila. Decreto Ristori Abruzzo.
“Gli imprenditori del settore Food di tutta la penisola, da Trento a Bari, si appellano alla Costituzione della Repubblica italiana che riconosce a tutti i cittadini, il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Varie proteste contro le decisioni contenute nei vari Dpcm, in attesa del prossimo già “in cottura”, che si possono racchiudere in un unico grido di aiuto e di dolore: la richiesta di poter tornare a lavorare nel pieno rispetto delle norme anti contagio. Dal corteo dei grembiuli bianchi, svoltasi ieri a Trento composto da 300 automobili con al seguito oltre 600 persone, ha sfilato per la città con i grembiuli sistemati sulle macchine e con manifesti riportanti lo slogan della manifestazione: #basta; all’iniziativa dei commercianti che, con l’hastag #ioApro1501, si sono riuniti con la decisione unanime di riaprire tutto a partire dal 15 gennaio 2021. Altrettanto faranno i ristoratori, la sera del 15 gennaio apriranno i loro locali per poi chiudere alle ore 22 in ottemperanza al coprifuoco”.
“Il premier Conte ha l’obbligo di rispettare la Costituzione e, ove non ci fossero le condizioni sanitarie per poter lavorare, deve provvedere a ristori adeguati e immediati come giustamente reclamano i ristoratori abruzzesi”, così in una nota il gruppo Lega Salvini Premier in Consiglio regionale.