L’Aquila. In tutte le zone del centro storico delimitato dalle mura urbiche e nei luoghi più sensibili delle frazioni potrà essere applicato il cosiddetto Daspo Urbano, definito dalla legge come “misura a tutela del decoro di particolari luoghi”.
È quanto prevede la delibera approvata dalla giunta comunale, su proposta dell’Assessore con delega alla Polizia municipale, Laura Cucchiarella, secondo la quale coloro che all’interno del centro storico saranno protagonisti di comportamenti atti a minare il decoro, l’accessibilità e la fruizione dei luoghi potranno, in ossequio a quanto previsto dalla normativa in vigore, essere sanzionati e allontanati dagli stessi.
“Ampliamo le zone in cui potrà essere applicato il Daspo urbano – commenta l’Assessore – inserendo le aree dove insistono fermate di autobus, le stazioni ferroviarie, l’ospedale, cliniche e laboratori medici; le aree antistanti i plessi scolastici di ogni ordine e grado; i parchi, i giardini pubblici e le aree verdi del territorio comunale; il parcheggio pubblico antistante il mercato di Piazza d’Armi; tutte le piazze della città e delle frazioni”.
“Con questo atto che va a modificare l’articolo 5 bis del vigente regolamento di Polizia Urbana, e pertanto dovrà essere portato all’attenzione della competente commissione e del Consiglio comunale per l’adozione definitiva, l’amministrazione vuole fornire un’ulteriore risposta all’esigenza di sicurezza e decoro urbano cittadino. Un forte segnale che conferma l’importante collaborazione già in essere con Prefettura e Forze dell’ordine e di grande attenzione rispetto alle segnalazioni della comunità. – conclude l’Assessore Cucchiarella – Quella del Daspo urbano è una misura precisa, con precisi compiti di prevenzione ancor prima che di repressione di comportamenti e atteggiamenti che minano la pulizia, la serenità e la tranquillità di luoghi frequentati da cittadini, ragazzi, famiglie o visitatori, consapevoli che ognuno di noi è responsabile della tutela e dell’integrità degli spazi comunitari che vengono fruiti dalla collettività”.