L’Aquila. “Il bilancio approvato oggi, che mobilita circa 5 miliardi di euro, contiene un nuovo piano di rientro dal debito senza prevedere alcun taglio ai servizi essenziali e questo è un risultato da non sottovalutare”. Così l’assessore regionale Guido Liris, dopo l’approvazione da parte della Giunta del bilancio di previsione per il triennio 2022/2024. Il documento contabile comunica ora l’iter in Consiglio regionale con la sessione dedicata nelle commissioni congiunte e poi in quella bilancio. Anche se per l’approdo nelle commissioni c’è da attendere il parere dei revisori dei conti. La seduta del Consiglio regionale è prevista per il 27 dicembre. Si annuncia quindi una corsa contro il tempo per evitare l’esercizio provvisorio approvando legge di stabilità e bilancio di previsione entro il 31 dicembre prossimo. Ad allungare i tempi della redazione del documento contabile che era praticamente pronto, secondo fonti della maggioranza di centrodestra che governa la Regione, la sentenza della Corte dei Conti che ha stabilito che il piano di rientro del debito strutturale stabilito nella passata legislatura, sia restituito in dieci anni anziché in venti.
“Raggiungere un risultato del genere in così poco tempo non era obiettivo facile ma ce l’abbiamo messa tutta e per questo devo ringraziare l’intera macchina amministrativa del settore”, spiega ancora l’assessore, ricordando come sul provvedimento abbia pesantemente inciso la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito l’illegittimità della decisione della Regione di rientrare dal deficit finanziario in vent’anni anziché in dieci.
“Qualsiasi Regione sarebbe stata messa in ginocchio da una sentenza del genere”, rileva Liris, “mentre, anche grazie al serrato confronto con la Corte dei Conti, siamo riusciti a perfezionare un nuovo piano di rientro che ci consente di non lasciare debiti alle future generazioni, dei quali comunque non avremmo avuto alcuna responsabilità diretta”. “Proprio alla luce della sentenza”, spiega l’assessore, “ma anche a causa delle riduzioni dei trasferimenti di risorse da parte dello Stato e in virtù delle ingenti spese che si sono dovute affrontare per il contenimento della pandemia, la spesa regionale iscritta nel bilancio è stata sensibilmente contratta”. Nel dettaglio il bilancio di previsione licenziato dalla Giunta prevede una maggiorazione di oltre 17.5 milioni sulle rate annuali del piano di ammortamento di rientro del debito portando, nello specifico, le quote annuali del disavanzo 2014 da 25.5 milioni a 34.2 milioni e le quote annuali del disavanzo 2015 da 4.4 milioni a 13.2 milioni.