Pescara. “Tre cetacei e un orso bruno morti nello stesso giorno in Abruzzo. Secondo i primi rilievi si tratta di decessi causati dall’attività diretta o indiretta dell’uomo: qualora questa ipotesi venisse confermata, dovremo raddoppiare i nostri sforzi affinché la nostra regione sia luogo privilegiato di accoglienza e non di morte per gli animali che vi abitano e transitano”. E’ la dichiarazione rilasciata dal Presidente di Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, che nel pomeriggio ha avuto un colloquio telefonico con la deputata vastese del Pd Maria Amato. “L’onorevole Amato mi ha assicurato – ha spiegato D’Alfonso – che già da lunedì si attiverà presso il ministero dell’Ambiente affinché l’Abruzzo venga seguito con particolare attenzione. L’Adriatico è un acquario non soltanto italiano: è giunta l’ora di creare sinergie transfrontaliere via terra e via mare, e la nascita della macroregione Adriatico-Ionica – di cui la Marca Adriatica sarà un tassello importante – favorirà naturalmente questo processo. Riguardo all’episodio accaduto a Vasto, vogliamo capire perché si è verificato questo fenomeno, in particolare intendiamo indagare le concause determinate dalle speculazioni che spesso prendono di mira l’Adriatico e che sono accompagnate da rumori insopportabili per l’armonia del Creato”. Il Presidente della Regione ha voluto anche ribadire: “la più profonda gratitudine alla Guardia costiera, alla Protezione civile e a quanti si sono adoperati per far sì che i cetacei spiaggiati a Vasto tornassero in mare aperto. E’ un segnale tanto chiaro quanto importante della coscienza ambientalista radicata in ogni abruzzese, un elemento che la nostra azione di governo intende non solo assecondare ma anche potenziare”.