“Potrei fare esercizio di confronto con altre regioni italiane”, conclude il presidente, “che colgono l’occasione dell’assestamento per concentrare le risorse su obiettivi strategici a partire dalla sanità. Il bilancio di previsione spesso risponde, oltre alle spese obbligatorie ed alle riserve, a una logica di distribuzione senza programmazione ed equilibrio. Saltati i conti della sanità appare evidente come quelle previsioni si reggessero su una finzione, una bugia, che non solo ha prodotto tagli indiscriminati, ha sottratto risorse, ma non ha aggiunto nulla alle sofferenze reali della nostra Regione che sprofonda, sui conti sanitari, e sulla esplosione della cassa integrazione per le lavoratrici ed i lavoratori abruzzesi. Nel 2024 +163%. Siamo nella fase della deindustrializzazione e questi continuano a suonare sul Titanic”.