L’Aquila. Blitz dei Nas in tre strutture sanitarie dell’Abruzzo: i controlli dei carabinieri si sono concentrati sulle professioni sanitarie e socio sanitarie e sono stati incrociati con accertamenti nei relativi ordini professionali.
Un’attività d’indagine che tutela la salute dei cittadini e che ha l’obiettivo di porre l’attenzione soprattutto sugli utenti più fragili.
L’attività ha interessato l’accertamento delle mansioni svolte sui pazienti dal personale assunto regolarmente in ospedale ma non solo.
Ospedale di Avezzano
Una donna è stata denunciata per esercizio abusivo della professione sanitaria: lavorava come educatrice ma non era iscritta all’ordine professionale.
I militari dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma sono arrivati ad Avezzano dopo delle segnalazioni e dopo aver svolto delle indagini.
I militari al comando del tenente colonnello Domenico Candelli hanno così denunciato una 63enne che lavorava come educatrice professionale, nel reparto di Neuropsichiatria infantile, nonostante non fosse iscritta al relativo ordine.
Ospedale di Sulmona
A Sulmona è stata denunciata per esercizio abusivo della professione una 45enne che esercitava la professione di fisioterapista nonostante non fosse iscritta all’albo professionale. La donna era regolarmente assunta dall’ospedale di Sulmona, in servizio nella Riabilitazione Territoriale.
Villa San Romualdo a Castilenti (Teramo)
Nel Teramano è stata denunciata una donna di 48 anni per aver permesso come “capo servizio” all’interno di una residenza sanitaria assistenziale gestita dalla Asl, che un’altra persona svolgesse abusivamente la professione di fisioterapista, senza essere iscritta all’albo professionale.