L’Aquila. “Il salvataggio del Crua, il Consorzio di ricerca unico d’Abruzzo, è l’ennesima conferma del buon operato e dei traguardi che l’Amministrazione regionale ha raggiunto in questi 5 anni nell’interesse dei cittadini abruzzesi.
Abbiamo ereditato un ente in liquidazione che versava in uno stato di abbandono, sommerso dai debiti e totalmente inerte da anni, nella più totale indifferenza del centrosinistra. Con coraggio e determinazione l’abbiamo rimesso in sesto e da oggi il Crua ha tutte le carte in regola per rilanciarsi e tornare ad essere un’eccellenza della ricerca in agricoltura di questa regione e del territorio aquilano”.
Così, il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, sul decreto del Tribunale di Avezzano che ha concesso l’omologa del concordato con continuità aziendale, approvando il piano di risanamento del Consorzio di Ricerca.
“Si tratta – spiega Imprudente – del lieto fine da tutti noi auspicato per restituire al territorio marsicano un’eccellenza messa in liquidazione dalle disastrose politiche della precedente Giunta D’Alfonso. Un salvataggio – aggiunge – giunto al termine di un percorso molto complesso che è parte del programma di governo della Giunta Marsilio. Un iter che ho seguito in prima persona fin dall’inizio e che oggi consente di dare un futuro, con concrete prospettive di rilancio, a un ente strategico per questa regione”.
Imprudente si dice certo che “la nuova proposta, formulata sulla scorta di un piano industriale che vede il coinvolgimento di un’eccellenza regionale di livello come l’Istituto Zooprofilattico di Teramo, permetterà al Crua di camminare con le proprie gambe. Mediante i contributi erogati dalla Regione, in qualità di socio di maggioranza – spiega Imprudente – verrà riavviata e innovata l’attività del Consorzio, le cui nuove linee strategiche verteranno principalmente sulla ricerca applicata di interesse pubblico nei settori delle biotecnologie e delle biotecnologie avanzate agroalimentari, ambientali, vitivinicole e delle tecniche irrigue. Parallelamente – conclude – l’assessorato all’Agricoltura della Regione Abruzzo, utilizzando il Fondo di sviluppo e coesione, potrà erogare le risorse del progetto RICREA “Riqualificazione del CRUA per Ecosistemi Agroambientali) con un importo di 6 milioni di euro, che darà autonomia e prospettiva al CRUA”.