Lanciano. Il cedimento della struttura del nuovo ponte ferroviario in costruzione a Torre Marino, avvenuto nel pomeriggio di ieri, 22 settembre, è stato causato da un “evidente errore umano”. A confermarlo è l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lanciano, Paolo Bomba, dopo un sopralluogo tecnico effettuato questa mattina.
Il cantiere, subappaltato alla ditta Tensiter SPA di Torino, ha visto il crollo di alcuni archi centrali durante la fase di montaggio del penultimo arco. Secondo l’assessore, un leggero movimento per allineare l’elemento prefabbricato ha provocato un disequilibrio che ha causato il cedimento.
Nonostante l’incidente, il cantiere non è stato sospeso. A seguito del controllo tecnico di verifica eseguito questa mattina dall’Ispettorato del Lavoro e dai Carabinieri, non è stato disposto alcun provvedimento di sospensione dei lavori. Gli elementi crollati verranno rimossi, smaltiti e rifatti ex novo.
“Ciò che è più importante è che non ci siano stati danni alle persone”, ha dichiarato Paolo Bomba, sottolineando come gli incidenti possano verificarsi in cantieri complessi. L’assessore ha anche invitato a “mantenere un comportamento più sobrio e responsabile” sui social media, evitando commenti diffamatori che non riflettono la verità dei fatti.
L’USB denuncia l’ipocrisia della politica che, pur di fronte a tragedie quotidiane, non interviene in modo efficace. “La vergogna appartiene tutta alla politica che deve intervenire e legiferare sulla questione degli omicidi sul lavoro”.
Il sindacato chiede misure concrete, tra cui: il potenziamento degli organici degli enti di controllo delle ASL e una loro riforma, la sospensione dell’attività per le aziende che violano le norme di sicurezza, l’introduzione del reato specifico di “omicidio sul lavoro” e “lesioni gravi e gravissime”.
L’USB ricorda di aver già raccolto migliaia di firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare per introdurre questi reati, ma la proposta giace da tempo nei cassetti del Senato.
“Il Senato deve calendarizzare immediatamente la proposta di legge” conclude, “e se non lo fa si renderà complice di una strage quotidiana”.