L’Aquila. Il gip del tribunale di L’Aquila, Guendalina Buccella, ha disposto nell’udienza preliminare che si è svolta oggi il trasferimento a Piacenza del processo per il crollo del balcone nella palazzina del Progetto Case di Cese di Preturo (L’Aquila) realizzato dopo il sisma del 2009 , fatto che innescò il sequestro di altri 800 balconi con le stesse caratteristiche, secondo l’accusa realizzati con materiale scadente e difetti di costruzione. Nella città emiliana è in atto un altro processo per il filone di inchiesta legata al legno utilizzato da un’azienda piacentina. Sono 37 gli indagati per il crollo avvenuto nel settembre 2014 a Cese di Preturo. A chiedere il trasferimento del processo, per incompetenza territoriale, sono stati gli avvocati difensori di uno degli imputati, Giampaolo Paraboschi, direttore generale dell’azienda piacentina Safwood, ditta fornitrice del legno per la costruzione del balcone crollato.
Considerando dunque che i maggiori reati del complesso procedimento truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture sarebbero secondo gli inquirenti stati commessi a Piacenza, il giudice per le indagini preliminari ha adottato questa decisione. A Cese di Preturo c’è uno dei 19 quartieri del Progetto Case, il mega insediamento abitativo realizzato per volere del governo Berlusconi tra la fine del 2009 e la prima metà del 2010 per dare un tetto a circa 16mila aquilani sistemati in circa 4.500 alloggi prefabbricati antisismici dopo il terremoto del 6 aprile 2009.