
“Questo provvedimento va a compensare la nascita della seconda soprintendenza archeologica aquilana (competente per il territorio provinciale dell’Aquila e Teramo) staccatasi da quella unica regionale che aveva sede proprio a Chieti (ora competente solo per il territorio provinciale di Chieti e Pescara), e va soprattutto a scongiurare il pericolo di un possibile depauperamento dei tesori custoditi nei musei nazionali del capoluogo teatino, l’Antica Teate Marrucinorum, considerato che da più parti si stavano levando timide voci per la creazione di musei locali dallo smembramento del patrimonio custodito in quelli teatini.
Questa volta la politica ha tenuto conto del ruolo storico della città di Chieti il cui motto impresso sopra il Pelide Achille a Cavallo, mitico fondatore di Chieti e simbolo comunale della città, la definisce “Theate Regia Metropolis utriusque Aprutinae Provinciae Princeps”.