L’Aquila. Nella giornata di ieri, con 321 voti favorevoli, Conte ha incassato la fiducia della Camera. Parzialmente scongiurata la caduta dell’esecutivo quindi. In questi minuti, però, il premier sta parlando al Senato al quale ha lanciato immediatamente un appello inequivocabile: “aiutateci a ripartire”. Hanno votato sì cinque deputati ex M5S, il dissidente sempre 5S Andrea Colletti e la forzista Renata Polverini. Ventisette gli astenuti, 259 i voti contrari. Maggioranza assoluta raggiunta.
Al Senato, però, la partita non sembra altrettanto facile e raggiungere quota 161 sì non sembra così facile. Con l’astensione di Matteo Renzi e di Italia Viva, alla maggioranza basterà un solo voto in più delle opposizioni per aggiudicarsi la vittoria. Altro appello che Conte ha lanciato è stato quello ai “volenterosi” cioè a coloro che, a prescindere dai colori politici, vogliono che questa legislatura prosegua evitando all’Italia di trovarsi in una situazione ulteriormente gravata dall’emergenza sanitaria e da quella economico-sociale.
Non a caso ha fatto un passaggio anche sulla volontà di rivedere la legge elettorale, favorendo il sistema proporzionale. “L’ora è grave, occorre voltare pagina perché il Paese si trova in una situazione non semplice”. Liberali, popolari, socialisti, gruppi misti, sinistra e grilli, tutti dalla sua parte. O, per lo meno, la maggioranza. “E’ molto complicato governare con chi dissemina mine, con chi ti accusa di immobilismo e di correre troppo, di non decidere e di decidere troppo: è davvero difficile governare in queste condizioni. Sento crescere la critica, anche ieri alla Camera, sul fatto che le opere sono bloccate da due mesi per mancanza di commissari. Non è vero, a parte che la lista dei commissari è pronta, le opere sono state bloccate perché abbiamo applicato l’articolo 2 del Dl semplificazioni che dà poteri speciali ai commissari”, ha appena detto Conte, in Aula al Senato.
“Se in Senato il governo Conte non dovesse raggiungere la maggioranza assoluta, il Presidente della Repubblica agirà coerentemente con quanto fatto all’inizio di questa legislatura: il centrodestra vinse le elezioni ma Mattarella sottolineò che le maggioranze devono essere solide. Se non ci dovessero essere le condizioni per un esecutivo forte si deve tornare al voto per permettere agli italiani di scegliere chi deve guidare la nave fuori dalla tempesta”, ha affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, nel corso di un’intervento al programma Rai “Unomattina”.