L’Aquila. Crescono le preoccupazioni attorno al futuro di Aura Materials, l’azienda insediata nel Tecnopolo aquilano e acquisita lo scorso marzo dalla società Mival Connect. Dopo i dubbi sollevati dai sindacati, che denunciano l’assenza di un piano industriale credibile, il rischio di esuberi e incertezze economico-amministrative, interviene con fermezza il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, chiedendo chiarezza e il coinvolgimento degli organismi competenti.
“Alla luce delle preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori di Aura Materials è legittimo domandarsi quali siano le reali intenzioni del nuovo management insediatosi a marzo 2025, dopo l’acquisizione dell’azienda da parte della Mival Connect” ha dichiarato Biondi, “i dubbi sollevati dai sindacati, che riguardano non solo l’assenza di un piano industriale credibile e il rischio concreto di esuberi, ma anche le incertezze economico-amministrative emerse negli ultimi mesi e alcune affermazioni poco rassicuranti rilasciate in sedi istituzionali, non possono restare senza risposta”.
Il primo cittadino, affiancato dal consigliere comunale delegato alle Politiche del lavoro Fabio Frullo, ha chiesto un approfondimento da parte di Mimit, Invitalia, Procura della Repubblica, Guardia di Finanza e Corte dei Conti: “È indispensabile chiarire se vi sia stato un uso improprio dei fondi pubblici destinati a sostenere il progetto, 11 milioni di euro da parte di Invitalia, e, soprattutto, se l’acquisizione risponda davvero all’obiettivo di rilanciare la produzione in un settore strategico come quello del trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) o se, al contrario, si tratti soltanto di una mera operazione commerciale, finalizzata a depauperare il nostro territorio e delocalizzare altrove un impianto tecnologico all’avanguardia”.
Biondi ha poi ricordato gli obblighi legati all’acquisizione dello stabilimento da parte dell’allora Accord Phoenix: “Tra il 2015 e il 2016, l’asta pubblica con la quale lo stabile attualmente occupato da Aura Materials è stato acquistato è stata condotta con regole chiare e obblighi precisi a carico della parte acquirente, finalizzati a garantire i livelli occupazionali dichiarati nella proposta per almeno 10 anni, pena, in caso contrario, la restituzione dell’immobile al Comune dell’Aquila”.
Il sindaco ha infine richiamato la responsabilità delle istituzioni: “Le istituzioni hanno il dovere di vigilare: L’Aquila non può permettersi di assistere, ancora una volta, al tradimento delle aspettative di un territorio che ha creduto e investito in un polo tecnologico come volano di sviluppo e occupazione. Mi associo, infine, al richiamo alla Costituzione italiana dell’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, che ricorda a tutti noi come la responsabilità sociale delle imprese non sia un concetto astratto, ma un principio che deve guidare ogni scelta industriale ed economica, nel rispetto dei lavoratori e delle comunità”.