L’indole umana non smette mai di stupire. Infatti crescono giorno dopo giorno sui social e sui media i sostenitori di Vladimir Putin e della sua guerra.
Ma forse non c’è da stupirsi: ebbero i loro fans anche Ivan il Terribile, Attila, Hitler, Vlad III di Valacchia e perfino Erode con la sua strage degli innocenti.
Oggi però è ancora peggio. La disinformazione ha la forza di eclissare i valori della vita. Non c’è solo la guerra dei missili e dei morti, ma anche quella della propaganda e degli adepti. Propaganda che, a quanto pare, è in grado di alterare il sentimento dell’opinione pubblica, addirittura di alterare il cuore degli uomini. …
Per la prima volta al mondo, nessun leader politico mondiale, neanche quello cinese, “giustificano” l’azione militare intrapresa, eppure ci sono italiani che inneggiano a Putin o giustificano le sue azioni, quasi dimenticando il dolore che tutto ciò comporta sull’umanità a partire dalle morti dei civili, dei bambini, fino a tutte le atrocità che un’invasione bellica comporta.
C’è chi inneggia a Putin, e non parliamo di estremisti ma di persone comuni, che ricorre a qualsiasi teoria pur di giustificare uno tra i crimini contro l’umanità più evidente della storia, c’è chi giustifica le sue scelte censorie, chi giustifica addirittura l’invasione e la devastazione in atto, magari parlando di laboratori di agenti patogeni in Ucraina, oppure solo perché politicamente anti-Nato, o perché rifiuta la globalizzazione o il politically correct, o facendo ricorso a precedenti azioni belliche intraprese nei decenni da presidenti degli Stati Uniti. Dicono: visto che c’è chi lo ha fatto prima, Putin è giustificato a farlo ora.
Come se il fattore umano non avesse un peso sulla bilancia dell’umanità.
Eppure Putin è l’unico uomo al mondo che non deve rendere conto a nessun sistema democratico ma solo alla sua coscienza. E’ l’unico uomo al mondo in grado di salvare migliaia di vite umane, di evitare la morte di donne e bambini, di impedire mutilazioni e miseria. Ma non lo fa. E continua ad avere sempre più supporter.