L’Aquila. “I precari nella sanità che stanno lavorando alla cura e all’assistenza dei pazienti covid-19 dovranno avere un percorso preferenziale nelle procedure di stabilizzazione. Un riconoscimento economico deve essere assicurato agli operatori in pianta organica in prima linea in questa emergenza. Rivolgo un appello al Governo nazionale e in particolare al ministro della Salute Speranza”. Così l’assessore regionale abruzzese al Bilancio e al Patrimonio Guido Liris, in quota Fratelli d’Italia, di professione medico e dall’inizio della emergenza in prima linea all’Aquila per la gestione della strategia nella Asl provinciale dell’Aquila, dove è dirigente medico in aspettativa.
L’ex vice sindaco dell’Aquila comunica che, attraverso i parlamentari del suo partito, si farà promotore, nei confronti del Governo nazionale ,della proposta “riferita alla condizione del personale sanitario, medici, infermieri ed operatori che a vario titolo sono coinvolti in prima persona in questo delicato frangente”.
“Credo sia doveroso che nei confonti di queste persone straordinarie che rischiano ogni giorno la vita senza avere garanzie contrattuali rispetto a chi è in pianta stabile, le assunzioni previste in un futuro prossimo seguano dei percorsi che tengano conto di questi sacrifici e di questi pericoli molto seri”, spiega ancora Liris, “naturalmente, gratificazioni economiche devono essere riconosciute anche a chi è già un dipendente a tempo indeterminato ed è impegnato in prima linea in questa emergenza”.
Secondo l’assessore abruzzese”la misura sarebbe molto efficace nell’incentivare e motivare coloro che con grande abnegazione stanno facendo il proprio lavoro, attenuando ed evitando le tante richieste di malattia e ferie provenienti da operatori che, per professionalità acquisita, potrebbero essere preziosi nella gestione dei pazienti Covid. Naturalmente, come medico, non posso non sottolineare la necessità, estrema, di dispositivi di sicurezza, in particolare mascherine, tute, guanti e occhiali”, conclude l’assessore, “indispensabili per operare in sicurezza”.