
L’Aquila. Chi va piano va sano e va lontano: “Lo stato d’emergenza è finito, ma la la pandemia no: per questo servono ancora prudenza e gradualità. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella trasmissione Mezz’ora in più di Rai 3. “Sarebbe antistorico affrontare pandemia come abbiamo fatto due anni fa. Ora non siamo più in una fase di emergenza, ma servono ancora prudenza e gradualità, bisogna lavorare per raffrorzare il Servizio sanitario nazionale, dobbiamo continuare a usare la mascherina, occorrono cautela e attenzione”.
“Dopo due anni è giusto uscire dall’emergenza e vogliamo fronteggiare il Covid, che ancora c’è, non più con strumenti straordinari ma ordinari. Lo facciamo”, ha osservato Speranza, “perché il 91,37% delle persone sopra i 12 anni si è vaccinata, perché abbiamo finalmente anticorpi monoclonali, antivirali e un utilizzo molto diffuso delle mascherine, che continuo a considerare fondamentali”. Per il ministro “siamo in una fase diversa e immaginare di affrontare la pandemia oggi come l’affrontavamo due anni sa sarebbe antistorico” perche “allora non c’erano vaccini e farmaci né le mascherine e non conoscevmo il virus come lo conosciamo oggi”. Si può quindi uscire dallo stato di emergenza, ha detto ancora, “ma con prudenza e gradualità; non bisogna disperdere le lezioni imparate, si deva lavorare per rafforzare il Servizio sanitario nazionale, continuare a usare la mascherina, avere grande cautela e grande attenzione”, conclude.

