L’Aquila. Scoperto il meccanismo d’azione che porta allo stato di fatigue, o spossatezza invalidante, legato al Long Covid che colpisce 1 persona su 3 vittima dell’infezione da SarsCoV2: è innescato da un deficit di arginina, un aminoacido prodotto naturalmente dall’organismo. Lo dimostra uno studio sul long Covid condotto dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – Università Cattolica Campus di Roma, secondo cui la stanchezza cronica della sindrome post-Covid è associata appunto ad un’alterazione nel metabolismo dell’arginina.
Questo amminoacido stimola la sintesi dell’ossido nitrico, cruciale per potenziare il sistema immunitario e proteggere l’endotelio. Attualmente, in assenza di approcci terapeutici disponibili su larga scala contro il long Covid, ripristinare i livelli di arginina, affermano i ricercatori, potrebbe rappresentare una nuova strategia integrativa efficace contro la stanchezza cronica.
La fatigue, uno dei sintomi principali e più diffusi del long Covid, su cui la comunità scientifica della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) sta lavorando, potrebbe pertanto non avere più segreti. Il processo di alterazione biomolecolare che è alla base dell’estrema stanchezza legata alla sindrome post-Covid è descritto per la prima volta ed i risultati dello studio sono in corso di pubblicazione sulla rivista International Journal of Molecular Sciences.