L’Aquila. C’è perplessità, fra le Regioni, sulla proposta arrivata dal Cts di rivedere i parametri sull’incidenza dei casi, applicando automaticamente la zona rossa al raggiungimento della soglia dei 250 casi settimanali ogni centomila abitanti. Una soglia che farebbe finire quasi automaticamente in zona rossa alcune regioni, a cominciare da Emilia-Romagna e Veneto. Perplessità che i presidenti di Regione esprimeranno al governo lunedì mattina nell’incontro fissato per discutere il nuovo dpcm. Insieme ai ristori,
quella delle regole per definire le restrizioni sarà uno dei punti più delicati al centro del tavolo.
L’automatismo del numero dei casi per 100mila abitanti, è il ragionamento che si sta facendo in queste ore fra amministratori e dirigenti sanitari, potrebbe finire per penalizzare le regioni che fanno il maggior numero di tamponi ed essere una sorta di disincentivo al contact tracing, ovvero fare meno tamponi, per trovare meno casi, per non finire in zona rossa. E non terrebbe conto, inoltre, della diversa organizzazione delle strutture ospedaliere sui vari
territori.