L’Aquila. È “un patto educativo del Paese nei confronti delle giovani generazioni. Prevede tre linee di azione: educazione, equità ed empowerment e la sua novità è già nel metodo, perché rimette al centro i bambini e i ragazzi”, dichiara la ministra Elena Bonetti parlando del nuovo piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza.
“Abbiamo riconosciuto la centralità di tutta l’azione educativa, non solo quella offerta dalla scuola ma anche dal terzo settore”, prosegue, “le parole d’ordine sono concretezza e monitoraggio continuo dei risultati: si fissano obiettivi generali e linee di azione misurabili”.
“In tutti i contesti educativi, ma anche decisionali, è necessario introdurre e ascoltare la voce dei ragazzi”, rileva la ministra, “bambini e adolescenti devono essere coinvolti direttamente nella co-progettazione delle azioni che li riguardano”. In vista della chiusura dell’anno scolastico, “le comunità territoriali, il mondo dell’associazionismo, del terzo settore, del volontariato, della cultura e dello sport si stanno organizzando per offrire ai bambini e ai ragazzi occasioni ed esperienze educative, i cosiddetti centri estivi, con un approccio di pieno coinvolgimento. È il mondo dell’educazione non formale chiamato a raccolta: per questo progetto abbiamo stanziato 135 milioni. È arrivato il momento di riconoscere per legge il valore dell’educazione non formale e che il terzo settore ne fa parte a pieno titolo; un contributo fondamentale” che “va reso strutturale con finanziamenti ad hoc”.
Contro l’impatto del Covid sui giovani, ha detto che “sono importanti misure come il sostegno psicologico nelle scuole e l’aumento delle risorse per i servizi di psicologia e neuropsichiatria rivolti ai
giovani. Ma ora dobbiamo restituire a bambini e ragazzi i loro luoghi di socialità, in cui possano incontrarsi, prendere la parola e fare esperienze insieme”. Sul tema del cognome delle madri ai figli osserva: “È un tema di libertà e di eguaglianza. Ed è un passo per consegnare alla storia il nome delle donne, che la storia la fanno da protagoniste insieme agli uomini”.