“Quanto è accaduto nel carcere di Teramo con i detenuti collocati in quarantena nel tentativo disperato di arginare il focolaio Covid che hanno devastato un’intera sezione del carcere e nell’istituto di San Remo con la rissa tra detenuti che ha provocato la rinuncia del vescovo a celebrare la messa, sono purtroppo solo episodi che confermano come la tensione nei penitenziari è alle stelle e sarà sempre più incontenibile senza provvedimenti e strumenti di assoluta urgenza”.
A sostenerlo è il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria – S.PP. – Aldo Di Giacomo per il quale “il clima che si respira nelle carceri è persino peggiore di quello della primavera 2020 che ha segnato la stagione delle violente rivolte a catena. Clan, gruppi malavitosi, organizzazioni mafiose, camorriste e ‘ndranghetiste stanno approfittando della diffusione del contagio per muovere nuovamente la sfida allo Stato come testimoniano gli atti di violenza tra detenuti e contro il personale penitenziario, in quest’ultimo caso declassati a “fatti di ordinaria amministrazione” e persino l’atteggiamento di sberleffo ad opera di criminali con la video–sceneggiata dal carcere di Poggioreale.
È bene che i cittadini si rendano conto che nelle carceri non sono reclusi vittime o angeli, ci sono autori di crimini efferati per i quali da tempo invece si sostengono la clemenza e provvedimenti di indulto. Noi non ci stiamo a mettere sullo stesso piano i servitori dello Stato e i criminali che pretendono il controllo del carcere e sono un costante pericolo dell’ordine pubblico e la minaccia per la libera convivenza dei cittadini. Soprattutto dopo gli impegni solenni del presidente Draghi e del ministro Cartabia, è ora che ci si occupi seriamente dei problemi del sistema penitenziario senza illudersi che sfollando le celle, tutto si risolva di colpo”.
La solidarietà ddel presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio
“Venuto a conoscenza dei gravi episodi di violenza che sono accaduti all’interno del carcere teramano di Castrogno, a seguito dell’applicazione della quarantena di coorte per i quaranta casi di positività al Covid 19 riscontrati tra le fila dei detenuti della media sicurezza, esprimo la più ferma condanna rispetto a quanto accaduto esprimendo la solidarietà nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria. La Regione ribadisce inoltre che le misure sanitarie adottate nello stesso interesse dei detenuti sono state prese dalla Asl seguendo tutti i protocolli previsti per questa situazione epidemiologica”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.


