Roma. Aumentano i contagi da Covid, l’Abruzzo è una delle regioni con più alto indice Rt. Si superano i mille casi ogni 100mila abitanti. Sempre più alto anche il tasso di occupazione aree mediche, con tutti gli ospedali abruzzesi che sfiorano la soglia del 15%.
Continuano a salire l’incidenza dei casi e l’Rt, che per la prima volta dal 21 gennaio torna sopra la soglia epidemica. Sono sempre meno rassicuranti le notizie che emergono dal monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità sull’andamento dell’epidemia in Italia.
Nella settimana 2-15 marzo l’indice medio di trasmissibilità calcolato sui casi sintomatici, il parametro che misura la potenziale trasmissibilità della malattia indicando il numero di individui che una persona infetta può contagiare, è stato pari a 1,12, in aumento rispetto alla settimana precedente, soprattutto tra gli under 19. In crescita anche l’incidenza settimanale a livello nazionale, passata da 725 a 848 ogni 100mila abitanti.
Ma ci sono 7 regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Marche, Puglia, Umbria) in cui l’incidenza supera i mille casi ogni 100mila abitanti.
L’aumento dei contagi comincia a riflettersi sui ricoveri ospedalieri, con il tasso di occupazione in aree mediche salito al 13,9% (contro il 12,9% della settimana precedente) e con 11 regioni di nuovo sopra la soglia di allerta del 15% (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria), mentre quello delle intensive è in leggerissimo calo (al 4,5% dal 4,8%).
Nonostante i 75.616 casi e i 146 decessi delle ultime 24 ore, il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro intravede nei dati degli ultimi giorni qualche timido segnale di miglioramento: «La curva si comincia leggermente a piegare, e questo probabilmente può essere un segnale positivo».