Pescara. In Italia, resta al 9% la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19. Mentre scende al 19% (-1%) l’occupazione dei posti nei reparti di area medica e, in 24
ore, questo valore cala anche in 19 regioni: Abruzzo (al 30%), Basilicata (29%), Calabria (29%), Campania (20%), Emilia Romagna (18%), Friuli Venezia Giulia (23%), Lazio (25%), Liguria (23%), Lombardia (11%), Marche (24%), Molise (14%), Pa Trento (13%), Piemonte (16%), Puglia (24%), Sardegna (22%), Sicilia (30%), Umbria (24%), Valle d’Aosta (18%) e Veneto (12%). Questi i dati del monitoraggio quotidiano Agenas, aggiornati al 23 febbraio.
Nel dettaglio, rispetto al giorno precedente (22 febbraio), la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19 cresce solo nelle Marche (13%) e in Toscana (11%), cala in 10 regioni: Basilicata (3%), Friuli Venezia Giulia (9%), Liguria (10%), Lombardia (7%), Molise (8%), Piemonte (7%), Puglia (10%), Sicilia (9%), Valle d’Aosta (9%) e Veneto (5%).
Il tasso di occupazione delle intensive è, invece, stabile in 9 regioni e province autonome: Abruzzo (all’8%), Calabria (13%), Campania (7%), Emilia Romagna (11%), Lazio (15%), Pa Bolzano (2%), Pa Trento (8%), Sardegna (13%), Umbria (9%). Per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto nei reparti di area medica (o ‘non critica’) da parte di pazienti con Covid-19, secondo il monitoraggio quotidiano dell’Agenzia Nazionale dei servizi sanitari regionali (Agenas), a livello giornaliero, la percentuale cresce solo nella Provincia autonoma di Bolzano (18%) mentre scende in 19 regioni: Abruzzo (al 30%), Basilicata (29%), Calabria (29%), Campania (20%), Emilia Romagna (18%), Friuli Venezia Giulia (23%), Lazio (25%), Liguria (23%), Lombardia (11%), Marche (24%), Molise (14%), Pa Trento (13%), Piemonte (16%), Puglia (24%), Sardegna (22%), Sicilia (30%), Umbria (24%), Valle d’Aosta (18%) e Veneto (12%). Il tasso è stabile, infine, in Toscana (19%).