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Covid, Galli: “Aspettiamo a dire discesa, c’è chi fa test a casa e non si registra e virus varia”

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
25 Gennaio 2022
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Pescara. “Endemia non è una bella parola, abbiamo avuto per secoli endemici sia il vaiolo che la poliomielite. Dipende da come diventa endemico un virus. Aspettiamo qualche giorno per proclamare che la curva dei contagi sta scendendo. Non sappiamo per altro la percentuale di casi che non viene denunciata”. Così Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, in un’intervista a Fanpage.it che ne ha diffuso il testo.

“Da quello che vedo io c’è una quantità enorme di persone che sono state male, hanno fatto il test a casa da soli e che alla fine non si sono registrati in nessuna maniera. Non stiamo a dare giudizi, ma è molto frequente questo tipo di situazione. Quindi prima di fare affermazioni di sicurezza in termini di reale flessione io attenderei qualche giorno e considererei che la faccenda possa avere anche risvolti diversi in diverse aree del Paese”, dice Galli.

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“Quando si hanno molti casi infettati da una sola variante è altamente verosimile che questa possa subire una ulteriore evoluzione. Consideriamolo come una gran massa di virus distribuita in gran quantità di persone, replicando – spiega – questo virus commette degli errori i quali possono dare vita ad altri errori che si affermano in nuova variante che comincia a circolare.
Quanto i figli di Omicron siano peggio di Omicron però non è ancora dato saperlo. Diciamo – aggiunge Galli – che nutriamo la speranza che per un po’ non si debba pensare ad una nuova infezione, almeno finché Omicron rimane la variante prevalente così dovrebbe essere”. Da ricordare sempre, sottolinea infine Galli, “che questo virus ci ha fornito 3 varianti in grado di sostituirsi l’una all’altra in meno di 12 mesi, che la circolazione è ancora elevata e che ci sono ancora Paesi in cui la vaccinazione, unico elemento possibile per il contenimento del numero degli infetti, è purtroppo ancora un miraggio. Se mettiamo assieme tutto questo evidentemente tocca rimanere all’erta sull’eventualità di nuove esperienze negative di questo tipo”.

Tags: coronavirus
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