L’Aquila. Si apre una porta ma non si apre un portone. “Per la morfologia degli istituti scolastici di più non si poteva fare dal punto di vista degli scaglionamenti all’ingresso e all’uscita. Per evitare assembramenti è necessario avere tanti accessi, ma la maggior parte delle scuole ne ha uno, al massimo due. Scaglionare in due orari mille alunni non risolve molto, dopodiché abbiamo sempre fatto raccomandazioni a studenti e genitori”. Così il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli rispondendo al microbiologo Guido Rasi, consulente del Commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo.
“Piuttosto”, aggiunge Giannelli, “parlerei di problemi collaterali che vengono di fatto scaricati sulle scuole, come le comunicazioni che competono alle Asl, ovvero le informazioni da dare alle famiglie riguardo al modo di comportarsi in caso di contagio. Non solo, sul tema dei trasporti non è stato fatto praticamente niente: è sotto gli occhi di tutti che i mezzi pubblici sono strapieni, che non c’è controllo su quanti salgono e sull’uso delle mascherine. Inoltre tutti gli studi dimostrano che le scuole non sono veicoli di contagio”. Sul tema dei vaccini agli under 12, il presidente si augura “che verrà esteso anche a loro, una platea di circa 4 milioni di studenti”.