
Pescara. Alla luce degli ultimi dati, sale al 4%, in Abruzzo, il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, mentre quello dei ricoveri in area medica è fermo al 5%. Entrambi i valori restano lontani dalle soglie da zona gialla, rispettivamente del 10% e del 15%.

Nelle ultime ore sta circolando con insistenza la voce di un passaggio della regione in zona gialla, per effetto dell’errata interpretazione delle mappe di rischio dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che nulla hanno a che vedere con la suddisivisione in aree di rischio colorate disposta dal Governo.

Tutti i parametri, per l’Abruzzo, restano da zona bianca. Anche l’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti è in linea con quella dei gorni scorsi: al momento è a 48. Un dato superiore a 50, unito al superamento delle soglie di allarme dei ricoveri, determina il passaggio in zona gialla. Attualmente, dunque, tutti gli indicatori sono lontani dai livelli di allerta. A livello territoriale, i valori più elevati si registrano nel Teramano, dove oggi l’incidenza settimanale passa da 75 a 90. Segue la provincia dell’Aquila, con 52. Poi ci sono il Pescarese, con un’incidenza pari a 30, e il Chietino, con 27.



