Lanciano. Costretta per anni ad incontrarsi con l’ex compagno per evitare che rivelasse alla figlia minorenne, all’oscuro di tutto, la storia d’amore avuta con lui e terminata ormai dal 2011. E’ quanto accaduto ad una donna di 42 anni del frentano che, esasperata da una situazione divenuta insostenibile, ha chiesto aiuto ai carabinieri del posto mettendo fine cosi’ alle sue sofferenze. La scorsa mattina, su disposizione della Procura di Lanciano, i militari dell’Arma hanno eseguito nei confronti dell’uomo, abitante a Lanciano, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di atti persecutori. Il provvedimento restrittivo e’ stato emesso dal gip del Tribunale di Lanciano, Marina Valente, su richiesta del pm Rosaria Vecchi. Come ricostruito dagli uomini dell’Arma la donna, nel 2011, aveva messo fine alla storia d’amore con il 39enne che pero’ non l’aveva presa bene. Da quel momento l’uomo, nel tentativo di convincerla a tornare insieme, aveva iniziato a tormentarla con telefonate e messaggi senza pero’ ottenere i risultati sperati. Per queste ragioni l’aveva minacciata di far sapere tutto a sua figlia che, fino ad allora, non aveva sospettato affatto che la madre avesse un nuovo compagno dopo la separazione dal padre. Iniziano cosi’, anche se in modo saltuario, una serie di incontri tra i due che vanno avanti fino a Marzo 2014 quando la 42enne, al culmine della sopportazione, decide di troncare definitivamente ogni tipo di rapporto con lui. Ma la situazione, inaspettatamente, si complica perche’ il 39enne cerca in tutti i modi di riconquistarla e per fare questo, oltre a tormentarla e perseguitarla con le consuete telefonate e i numerosi messaggi, si apposta sotto casa sua ed avvicina la figlia minorenne presentandosi come il fidanzato della madre. Ad aprile la donna decide di rivolgersi ai carabinieri e scatta, cosi’, la prima denuncia a piede libero nei suoi confronti. Ma il 39enne non si perde d’animo e continua a perseguitare la sua ex arrivando perfino a fare dei regali alla figlia ormai sempre piu’ spaventata dai suoi comportamenti. L’uomo non smette mai di seguirle e in un’occasione, mentre madre e figlia sono dal pediatra, piomba all’improvviso nello studio medico nel tentativo disperato di mostrarsi preoccupato per le condizioni di salute della giovane. Scatta quindi la seconda denuncia a piede libero da parte dei carabinieri e l’immediato intervento dell’autorita’ giudiziaria di Lanciano che, per tutelare le parti offese, emette il provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo disponendo il suo arresto e la successiva traduzione in carcere.