L’Aquila. “La sede della Corte d’Appello è stata istituita all’Aquila, capoluogo della Regione Abruzzo, pertanto è qui che deve svolgere le sue funzioni giuridiche”. A dire la sua sulla sede del presidio della corte d’appello è il presidente del consiglio comunale dell’Aquila, Roberto Tinari, che sottolinea come “eventuali sedi distaccate non avrebbero senso in ragione di risorse che andrebbero investite sul rafforzamento del sistema giudiziario e non del patrimonio immobiliare”.
“Qualche tempo fa”, precisa Tinari, “in veste di collega e in qualità di presidente del Consiglio comunale del capoluogo, ho sollecitato tutti i componenti dell’Ordine degli Avvocati dell’Aquila sull’argomento che ciclicamente torna alla ribalta distogliendo l’attenzione dalle vere criticità che vive il sistema giudiziario. Invece di proporre doppioni, bisogna rafforzare i presidi giudiziari già esistenti con leggi funzionali e risorse adeguate per affrontare le criticità attualmente in atto, dalla carenza di personale specializzato alla gestione interminabile dei processi”.
“La proposta di legge C. 768 che interviene sul distretto della Corte d’Appello dell’Aquila, istituisce la sezione distaccata di Pescara con giurisdizione sul circondario dei tribunali di Pescara e Chieti (in attesa dell’entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria, il 14 settembre del 2022, la giurisdizione riguarderà i tribunali di Pescara, Chieti, Lanciano e Vasto). Si tratta di una proposta inammissibile cui tutte le forze politiche”, conclude, “parlamentari e associazioni, devono opporsi in modo congiunto e responsabile, senza favorire accordi sotterranei con Pescara”.