L’Aquila. La parlamentare in quota Pd Stafania Pezzopane instrada un duello rusticano a suon di comunicati contro il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e il primo cittadino dell’Aquila, Pierluigi Biondi sul tema economico, in caso di imposizione di “zone rosse” limiterebbero ancor di più la già derelitta libera iniziativa economica.
“Siamo tutti stanchi dei giochetti di prestigio di Marsilio e di Biondi – tuona la deputata – Nemmeno in questo momento così terribile, in cui sono costretti a chiedere la zona rossa dopo i trionfalismi del “Tutto ok!” degli ultimi giorni, riescono a fare le persone serie. I ristori per le zone rosse sono già previsti da Dpcm e Decreti vari ivi compreso il Decreto RistoriBis. Quindi la richiesta del sindaco non ha bisogno di nessuna strumentale condizione. Ci ha già pensato il governo a stabilire i sostegni. Quel “solo a patto che siano previsti ristori” del comunicato del sindaco, non ha senso. Pure di fronte alla drammaticità della situazione, si continua con giochetti ed imbrogli”. Il Presidente Marsilio stamattina aveva annunciato che nel pomeriggio avrebbe deciso per alcune zone rosse. Il sindaco convoca d’urgenza il comitato e chiede a Marsilio la zona rossa. Una corsa tra di loro al last minute”.
“La verità è che la zona rossa una sconfitta, e se si fosse provveduto al tracciamento ed alla sorveglianza, a salvaguardare medici e personale nell’ospedale, ad isolare subito i focolai come suggerivano medici, sindacati, e più modestamente il Pd, non saremmo arrivati a questo punto. La zona rossa che chiedono Marsilio e Biondi è la constatazione degli indici di contagio fuori misura. Soffro terribilmente per quanto sta avvenendo nella nostra provincia e nella mia città. Il Presidente della Regione Marsilio non parla il linguaggio della verità, non ha esercitato finora le funzioni che leggi e Dpcm hanno a lui conferito, non ci informa sui numeri, tenendo nascosti alla popolazione gli Rt da cui si può capire la situazione reale di ogni singolo comune. Regione ed Asl pubblichino subito gli Rt di tutti i Comuni abruzzese dal 1 novembre ad oggi, come chiedo da giorni”.
“Il Direttore della Asl 1 doveva essere mandato a casa per manifesta incapacità – rincara la dose – ma invece rimane al suo posto, tutelato da Marsilio e dai suoi. Anzi, la destra richiama all’ordine i dignitosi sindaci marsicani, di ogni colore politico, per farli recedere dalla richiesta di commissariamento. E 10 di loro accettano il diktat. Il sindaco dell’Aquila tace ed acconsente, lui non chiede dimissioni, non chiede interventi speciali a Marsilio, lui è d’accordo per l’ospedale di 13 milioni a Pescara ed a bassa voce chiede una tenda ospedale da campo per L’Aquila, non chiede nemmeno l’esercito ed i medici militari come invece sarebbe opportuno, per sostenere il personale dell’ospedale sotto pressione da settimane mentre si fanno le assunzioni non fatte finora. Ora chiede la zona rossa ma inventa una condizione che non esiste. Per lui viene sempre prima l’appartenenza al suo partito, la difesa della Meloni e di Marsilio che la salute e la vita dei suoi cittadini. E così fa perdere L’Aquila. Ma non possiamo permetterlo, percio’ dobbiamo reagire a tanta incapacità e cinismo. Noi siamo robusti e forti, qui abbiamo superato tante difficoltà dal 2009 ad oggi, sempre mettendoci la faccia e prendendoci le nostre responsabilità anche quando erano scelte difficili. Basta giocare con la vita e la salute della nostra gente.”