L’Aquila. “Sull’esito dei tamponi si registrano ritardi intollerabili, servono soluzioni alternative per limitare il pericolo di contagi”. E’ la denuncia del Coordinamento di sindaci ed amministratori del Partito Democratico abruzzese che chiama in causa la Regione. “Dopo le iniziative messe in campo con lettere, diffide, ordinanze e persino esposti alla Procura della Repubblica”, il Coordinamento chiede “con forza che la Regione adotti con immediatezza misure idonee per superare questa gravissima criticità, agendo con tempi normali e, cioè, le poche ore come avviene in numerose altre strutture, e non con giorni o, addirittura, settimane”.
“Sono molti i casi sollevati dagli amministratori locali, non sono poche le strutture interessate da positività derivanti dalla trasmissione all’interno di ambienti particolarmente sensibili. E’ accaduto ad esempio, considerando anche le Residenze per anziani, a Sulmona, Ortona, Teramo, Lanciano, Vasto, Penne, Guardiagrele e Atessa, e in altri posti ancora – si legge ancora nella nota -. Vanno respinte con forza le prese di posizione dei politici regionali che, anziché occuparsi della salute pubblica con atti e provvedimenti e mettere in campo soluzioni alternative, indugiano in comunicati che mettono addirittura in discussione l’impegno quotidiano degli amministratori locali”.
Invece di polemizzare, secondo gli esponenti dei Pd, “la Regione ascolti cosa ha da dire una comunità di persone che hanno dalla loro parte esperienza e competenza e che sono in grado di offrire collaborazione”. Il Coordinamento esprime “incredulità per le scelte recenti del governo regionale che, anziché investire in ciò che in questa fase di emergenza serve ai cittadini, impegna somme per assicurare premi e produttività: uno schiaffo ulteriore da parte di chi, a questo punto, sembra vivere in un mondo parallelo”.