“La collaborazione tra governo, regioni e comuni ci ha consentito di resistere anche quando siamo stati investiti dalle onde piu’ alte, senza uno sforzo unitario delle istituzioni non si sarebbe arginato questo nemico. Non c’è altra strada diversa dall’unita per affrontare questa emergenza, la piu grande dal dopoguerra. Ecco perché mi rivolgo alla maggioranza e all’opposizione”: lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa alla Camera sulle misure anti-Covid.
“Nei prossimi mesi sara’ tutto terribilmente complicato, teniamo fuori dalla battaglia politica la salute degli italiani, sarebbe errore imperdonabile rallentare a pochi metri dal traguardo, nell’ultimo miglio”. Alle 9:30 il ministro Speranza riferisce alla Camera (alle 15 riferirà al Senato).
Lo stato d’emergenza per il Covid dovrebbe essere prorogato fino al prossimo 30 aprile. Lo si apprende da fonti di governo a margine del Consiglio dei ministri. Il Cdm sul Covid è previsto questa sera: in giornata il ministro della Salute Roberto Speranza riferirà in Parlamento sulle nuove misure e sulla proroga dell’emergenza.
Cts, prorogare stato emergenza al 31 luglio, preoccupazione per la riapertura dello sci
Prorogare lo stato d’emergenza fino al 31 luglio. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende, l’indicazione che il Comitato tecnico scientifico ha dato al governo in vista del nuovo Dpcm. Secondo gli esperti, quattro sono gli elementi che consigliano il prolungamento di altri sei mesi, in modo da poter gestire la situazione con strumenti emergenziali: l’impatto ancora alto del virus sull’occupazione dei posti letto ospedalieri, la campagna vaccinale, la preoccupante situazione internazionale e la possibile sovrapposizione dell’influenza stagionale con il Covid.
“Grande preoccupazione” per la riapertura degli impianti sciistici. E’ quanto avrebbero espresso gli esperti del Comitato tecnico scientifico sottolineando tra l’altro che molte delle regioni in cui si trovano gli impianti sono proprio quelle dove la pandemia sta colpendo più duramente. Dal Cts è poi arrivata la conferma di quanto già emerso nella riunione del 7 gennaio: i mondiali di sci in programma a Cortina dall’8 al 20 febbraio si potranno svolgere ma a porte chiuse e con una serie di raccomandazioni tra cui quella di fare in modo che gli atleti restino in paese il minor tempo possibile, per evitare assembramenti.