“È largamente raccomandabile che, in presenza di adeguata fornitura di dispositivi di protezione individuale (mascherine, tute con cappuccio, guanti, calzari, visiera), i medici di Medicina generale e i pediatri di libera scelta, anche integrati nelle Usca, possano garantire una diretta valutazione dell’assistito attraverso l’esecuzione di visite domiciliari”.
E’ quanto si legge nella circolare del ministero della Salute ‘Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SarsCov2’. Nel caso di aggravamento delle condizioni cliniche del paziente, durante la fase di monitoraggio domiciliare, sottolinea la circolare, andrà infatti eseguita una “rapida e puntuale rivalutazione generale per verificare la necessità di una ospedalizzazione o valutazione specialistica, onde evitare il rischio di ospedalizzazioni tardive”.