Il 65% della popolazione vaccinata è il valore soglia, in ciascun Paese, per riuscire a tenere sotto controllo i casi di Covid-19. Lo indicano i dati relativi all’andamento dell’epidemia nei Paesi europei analizzati dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). L’analisi indica che “tra i 27 Stati dell’Unione europea, Romania e Bulgaria registrano i due valori del numero medio negli ultimi sette giorni di decessi giornalieri per milione di abitanti più grandi della media e hanno il quarto e quinto valore medio più grande di quella dell’incidenza dei positivi. Sono inoltre agli ultimi due posti per copertura vaccinale”. Sebastiani osserva quindi che, “seppure l’analisi dei dati riveli che non ci sono evidenze di una relazione lineare decrescente, probabilmente per l’influenza di altri fattori, sembra che la soglia del 65% della copertura vaccinale giochi un ruolo rilevante sull’incidenza di positivi e di decessi”.
Infatti, prosegue l’esperto, “tra gli Stati con i 10 valori di incidenza più alti, 9 hanno una copertura vaccinale inferiore al 65%, mentre tra quelli con i 10 valori più bassi, 8 hanno una copertura vaccinale superiore al 65%. Il risultato è anche più evidente per i decessi poiché in tutti e 10 gli Stati con mortalità più alta la copertura vaccinale è inferiore al 65%, mentre in 9 dei 10 con mortalità più bassa la copertura è maggiore del 65%. “Questi risultati – rileva il matenatico – mostrano che una copertura vaccinale al di sotto del 65% sembra essere condizione necessaria per alta incidenza e mortalità, mentre essere al di sopra del 65% sembra essere necessario per avere bassa incidenza e mortalità. La sufficienza delle due condizioni non vale a causa della presenza di altri fattori”.