“Nell’ambiente scolastico credo si riesca ad attuare il rispetto delle regole. Credo la criticità venga piuttosto dai trasporti. Bisognerebbe, laddove possibile, modificare gli orari di ingresso a lavoro per evitare sovraffollamenti delle ore di punta. L’operazione è critica”. A mettere in luce la sua maggior
preoccupazione in vista dell’autunno, è stato il professore di Igiene e Sanità Pubblica all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
“Credo che con i protocolli, con disciplina e il senso di responsabilità sia da parte di insegnanti
che degli studenti, l’ambiente scolastico non sia particolarmente a rischio”, anche perché “la disciplina è un concetto presente. Le maggiori criticità ci saranno, invece, sui mezzi di trasporto e nei luoghi di aggregazione, perché non dimentichiamoci che quest’estate l’epidemia ha ricominciato a circolare in situazioni come pub, discoteche, club, bar e ristoranti dove è più facile il contatto stretto. Quanto ai mezzi di trasporto, il problema è legato al numero di persone che possono ospitare e che non è stato programmato rispetto all’esigenza attuale del distanziamento. Possiamo pensare a lavorare su una dilazione degli orari di lavoro e in alcuni casi scolastici, per suddividere le persone, perché non possiamo pensare di raddoppiare treni o scuolabus”.