“L’ecatombe di anziani in Europa e in Italia a causa del coronavirus non si ferma. Nel solo mese di gennaio sono morte oltre quattordicimila persone solo nel nostro Paese (ovvero 463 decessi in media al giorno), e nella quasi totalità dei casi si tratta di over 80. Neanche il terremoto dell’Aquila, dell’Irpinia, del Belice, del Veneto, e del centro Italia del 2016, sommati insieme, hanno fatto tante vittime. Eppure davanti a questo vero e proprio genocidio stentiamo tuttavia a vedere una reazione adeguata da parte della classe politica Italiana ed europea”. A sostenerlo è il Presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina basandosi sui dati della Johns Hopkins University.
Il presidente lamenta anche che il “piano di vaccinazione europeo procede a rilento”, mentre, aggiunge, bisogna “mettere rapidamente in campo tutte le risorse economiche, logistiche e di comunicazione che consentano di raggiungere nel più breve tempo possibile la platea degli anziani e dei soggetti fragili che per primi devono essere messi in sicurezza”. “Gli anziani sono disorientati rispetto alla campagna vaccinale – aggiunge – chiedono informazioni e hanno difficoltà a restare in contatto con la medicina del territorio, come emerge dalle centinaia di telefonate che arrivano al nostro numero verde (Emergenza Solitudine, 800.99.14.14)”.
“Alla paura e al disorientamento di questi mesi si somma ora la preoccupazione di non riuscire ad accedere al vaccino e di mancare così l’appuntamento fondamentale con quella che – sottolinea – appare l’unica via di salvezza, la sola speranza di poter fare ritorno alla normalità”.